Vai ai contenuti
Vai al menu del sito

torna su


torna su


Sei qui: HOME >Spiritualità

Spiritualità

Foto della vecchia facciata del Conventino

Evento carismatico

La Congregazione riconosce unanimemente come momento carismatico determinante la sua fondazione e contenente tutta la ricchezza del Carisma il fatto avvenuto nella Cappella della Madonna di Loreto a Livorno Ferraris (Vc) il 10 novembre 1891.
Madre Natalina Bonardi, dopo aver fatto molti tentativi per realizzare la vita consacrata in un Istituto Religioso, entrata presso le Suore del Buon Consiglio, venne presto a trovarsi sola a causa di gravi difficoltà che provocarono lo scioglimento della comunità in cui viveva a S.Antonino di Saluggia (Vc).
In quel momento di dolore e di solitudine profonda Madre Natalina si rifugiònella vicina Cappella della Madonna di Loreto e gridò dal profondo della sua angoscia una richiesta di aiuto e di conforto. Alla sua preghiera la Vergine rispose:
        "Si, ti aiuterò".
Da allora si stabilì". un profondo legame fra la Madonna e Madre Natalina che, sostenuta dalla presenza rassicurante di Maria, intraprese un cammino di totale abbandono alla Volontà di Dio.
Il modo con cui la Fondatrice accolse il "Sì, ti aiuterò" pronunciato dalla Vergine, lascia intravvedere la trasformazione profonda avvenuta nell'anima della Madre e il suo affidarsi fiducioso al progetto del Signore.
Maria SS. in seguito manifestò, con numerose modalità predilezione e sostegno alla Fondatrice e alla Congregazione nascente.
        "Maria SS. fu fedele alla sua promessa: il suo aiuto non ci venne meno giammai..."
Madre Natalina, dopo essere rimasta sola,pensò di continuare in semplicità il suo impegno quotidiano al fine di procurarsi il necessario per entrare in un altro Istituto Religioso.
Il dispiacere del Parroco di S. Antonino di Saluggia,Don Emilio Degiani, provocato dall'eventuale prospettiva di chiudere l'Asilo Infantile trovò in lei,sensibile alle necessità e sofferenze dei fratelli,una risposta immediata:
        "Se sapessi che è Volontà di Dio che si continuasse la Congregazione,cercheremmo altre giovani,... ".
Nonostante la sua umiltà la portasse a ritirarsi difronte all'intuizione avuta, cercò ancora una volta nella preghiera la conferma della Volontà di Dio.
La novena iniziata a tal fine, culminò con la risposta di approvazione dell'Arcivescovo Mons. Lorenzo Pampirio il giorno 20 novembre 1891. La Congregazione delle Suore di Santa Maria di Loreto ebbe il primo riconoscimento della Chiesa.
L'incontro con la Vergine di Loreto aveva posto in Cuore a Madre Natlina un'aspirazione, una luce e una forza nuove, che l'hanno sollecitata anche se inconsapevole, verso una determinazione mai pensata: l'inizio di una nuova Famiglia Religiosa.

Fatti Preparatori

Foto della vecchia facciata del Conventino

L'evento carismatico avvenuto nella Cappella di Loreto il 10 Novembre 1891 fu preparato da Dio attraverso alcuni fatti salienti di cui si ha testimonianza nelle Memorie che Madre Natalina ha lasciato.
- Preannuncio
All'età di diciannove anni, a Nizza Marittima, Madre Natalina, in un momento di preghiera, udì una voce interiore che le preannunciava:
        "Dovrai portare la croce".
Ancora inconsapevole della portata di queste parole, lasciò che il suo cuore accogliesse la Volontà di Dio che così si esprimeva e tracciava il suo futuro.
- Ricerca vocazionale


La Fondatrice,
        "mossa sempre dal desiderio di essere suora",
incontrò gravi difficoltà: l'opposizione materna, il rifiuto della domanda di essere accolta al "Cottolengo", la delusione derivatale dall'incontro con il Parroco di Verrua Savoia (TO), il disagio per l'inautenticità della Vita Religiosa vissuta nella comunità dov'era riuscita a entrare.
Nessuna difficoltà valse a distogliere Madre Natalina dalla determinazione di proseguire nella scelta fatta. In un clima di solitudine, di sofferenza e di croce, viveva di preghiera, di lavoro e di donazione ai numerosi bambini che le erano stati affidati. In questo stesso clima avvenne la chiamata al totale abbandono alla Volontà di Dio.

Fatti successivi

Foto della vecchia facciata del Conventino

Nei giorni che seguirono "l'evento di Loreto", Madre Natalina prese l'iniziativa di cercare giovani atte alla vita religiosa, pur incorrendo in accuse e calunnie, che le procurarono ulteriori incomprensioni e amarezze.
- L'esperienza del limite
II senso di inadeguatezza rispetto al compito che le era stato affidato, confermato da continui fallimenti, portò Madre Natalina al turbamento e alla decisione di lasciare l'opera intrapresa.
La sua preghiera, espressione del desiderio di ricevere luce, forza, chiarezza e sostegno, ebbe risposta dal Cuore di Cristo:
        "... Non sei tu che fai sono Io!".
Queste parole educavano Madre Natalina all'abbandono, la portavano a comprendere che la Congregazione era opera dì Dio ed Egli vi avrebbe provveduto.
- L'ora della croce
La situazione più difficile che la Fondatrice fu chiamata a vivere fu la rinuncia alla conduzione dell'Istituto, rinuncia richiesta e data in seguito all'insorgere di difficoltà congregazionali forse di poco conto o comunque non chiare.
Particolarmente drammatico fu il distacco dalla Casa Madre.
        "Era tanto il dolore che provai ad abbandonare la Casa Madre e le suore, che credetti, nella notte antecedente la partenza, di morirne".
Le difficoltà e le prove spinsero Madre Natalina a un incontro con il Superiore del "Cottolengo", il quale la incoraggiò a rimanere sulla Croce, perché tale riteneva fosse la Volontà di Dio.
Gli avvenimenti dolorosi che si susseguivano nella vita della Fondatrice provocavano in lei alterni momenti di incertezza e di sfiducia e la educavano a un abbandono sempre più intenso e purificato.
Questa era la strada che il Signore tracciava per la Madre ed ella la percorse con lucidità, in un cammino di dedizione, di amore e di dolore fino allo spogliamento e all'abbandono totale della morte. Le sue stesse parole:
        "Mi sono messa come una cieca nelle mani di Dio",
confermano il progetto di Dio sulla Madre da lei portato a compimento.

torna su