Avvento… luogo di attesa

Avvento… luogo di attesa

Un cristiano senza attesa vive una vita superficiale. Questo è il rischio che corriamo, anche noi oggi,

  • quello di cadere in una specie di torpore che ci rende insensibili a qualsiasi novità
  • oppure a causa di una certa stanchezza che ci ha colpiti un po’ tutti si è portati a lasciarsi andare nella vita spirituale e morale, non siamo disposti a fare un minimo tentativo di rinnovamento;
  • oppure siamo così storditi da tante proposte che rischiamo di vivere senza una direzione, ma di andare un po’ di qua e un po’ di là e alla fine ci troviamo a girare senza combinare niente.

Non si tratta di fare cose straordinarie ma il primo invito è quello di svegliarsi o di vegliare: di accorgerti di come stai vivendo, di quello che sta succedendo attorno a te.

L’Avvento allora è il tempo in cui siamo chiamati a verificare qual è l’obiettivo della nostra vita: per che cosa stiamo vivendo?, per che cosa ci svegliamo la mattina?, che senso ha la nostra esistenza? se non abbiamo questa consapevolezza che ci fa essere uomini e ci fa vivere con un senso,  tutto diventa vuoto, tutto ci pesa addosso. Ma il cristiano è colui che è abituato a puntare all’obiettivo e, seppur in mezzo a mille fatiche e difficoltà, sceglie continuamente di andare incontro alla meta.

“E non si accorsero di nulla”

Era da mesi che Noè stava costruendo una grande barca, però la gente non si accorse di nulla.

= o forse si saranno anche accorti che Noè stava facendo qualcosa di strano, ma avranno detto: “è matto!!! Fatti suoi!!” (un’impresa da Dio – Jim Carrey)

puoi non accorgerti delle gioie, del dolore degli altri, dei grandi orizzonti che possono aprirsi nella tua vita. “il non accorgersi” è il dramma del nostro tempo.

Ci chiediamo cosa “mi sto perdendo nella vita?” “quali sogni recuperare, quali ferite rimarginare?”.

Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà accolto e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una sarà accolta e l’altra lasciata.

Gesù fa due esempi per mostrare che ci sono due modi diversi vivere la nostra vita e le nostre occupazioni: una quella di chi non ha accolto il regno di Dio, la proposta di uomo nuovo che Gesù fa; l’altra è chi ha accolto il regno di Dio, è entrato nel mondo nuovo.

Il primo esempio che fa è quello della professione degli uomini e dice:

Due uomini saranno nel campo uno verrà presoo meglio – uno sarà accolto”… , cioè uno sarà coinvolto nella proposta di mondo nuovo, perché vive la sua vita e attività secondo l’immagine di uomo nuovo proposta dal Vangelo.

Infine la parabola del ladro: Gesù non è certamente un ladro. Quello che vuole farci capire è se noi assomigliamo al padrone di casa che sa custodire ciò che è prezioso per Lui.

Qual è la cosa preziosa per noi? la nostra relazione con Gesù. l’Avvento allora è un tempo per concentrarsi sull’ avvenimento che ha determinato la nostra fede cristiana: la venuta di Gesù, il Figlio di Dio in mezzo a noi. Non crediamo in un Dio lontano, ma in un Dio che si è fatto uomo e ha condiviso la nostra esistenza terrena.

 Sappiamo che Il colore predominante di questo tempo liturgico è il viola: che non vuole richiama la penitenza, la tristezza.

È la combinazione del blu e del rosso: cielo e amore, Dio (il mondo divino) e il sangue (la vita umana).

È il colore che ci invita a scoprire la presenza di Dio nella vita di ogni giorno; è diventare coscienti che Dio ci accompagna nella vita di ogni giorno.

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